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Visita Tecnica alla Centrale di Isola Serafini sul fiume Po


Martedì 3 luglio 2018 si è svolta la Visita Tecnica alla Centrale di Isola Serafini sul fiume Po.Dopo la interessantissima Visita Tecnica al Magazzino Amazon ed un veloce ma gustoso pranzo presso la trattoria “I Malpensanti del Trieste” di Isola Serafini, la Visita Tecnica alla Centrale di Isola Serafini ha consentito di concludere la giornata in modo estremamente proficuo.

La centrale di Isola Serafini, è stata costruita nel 1960 dalla Società Idroelettrica Medio Adige (SIMA) sul fiume Po, nel tratto compreso tra Piacenza e Cremona, rettificando un’ansa lunga 12 km in corrispondenza della confluenza con il fiume Adda. L’impianto venne conferito all’ENEL nel 1962, con la nazionalizzazione del settore elettrico.

L’impianto di isola Serafini è composto da uno sbarramento lungo 370 m, da una centrale idroelettrica ad acqua fluente e da una conca di navigazione ed è la centrale ad acqua fluente di maggiore potenza esistente oggi in Italia.

In origine, la centrale era dotata di 4 gruppi da 12,5 MW, con eliche a 4 pale da 7,6 m di diametro, ciascuno in grado di assorbire una portata massima di 300 mc/s. In totale, la centrale aveva una potenza installata di 50 MW e con un salto (di progetto) variabile da un minimo di 3,5 ad un massimo di 7,5 m, era in grado di produrre mediamente 300 GWh/anno.

In seguito al forte abbassamento dell’alveo del f. Po, verificatosi dopo la costruzione dell’impianto, il salto massimo alla centrale crebbe da 7,5 a 12,5 m e questo causò gravi inconvenienti alle turbine (in pratica disservizi dovuti alla cavitazione conseguente all’incremento di altezza di aspirazione verificatosi in seguito all’abbassamento dell’alveo) che vennero risolti solo nel 1988, quando vennero cambiate le eliche di due delle 4 turbine Kaplan (che mantennero il diametro di 7,6 m, ma aumentarono da 4 a 5 il numero delle pale). Questo intervento permise di incrementare la potenza efficiente e la produzione media annua dell’impianto, mantenendo invariata la portata massima derivata (1200 mc/s).

Attualmente, la centrale possiede due gruppi generatori Kaplan da 23 MW (con eliche a 5 pale) e due da 18 MW (con eliche a 4 pale), in totale una potenza installata di 64 MW e produce mediamente 480 GWh/anno.

Lo sbarramento di Isola Serafini è una traversa fluviale lunga 370 m e alta 26,5 m, con un’altezza di ritenuta di 9 m e un volume invasato di circa 20 milioni di mc. La traversa è dotata di 11 luci di scarico regolate da paratoie piane a carrello; 6 di queste sono munite di ventola ad abbattimento automatico. Sulla sommità corrono due gru a portale adibite al movimento dei panconi.

Gli organi di scarico dello sbarramento, sono supposti capaci di smaltire la portata di piena di 11000 mc/s, che crescono a 12800 mc/s (l’ordine di grandezza della piena del 1951) includendo nel calcolo anche la golena in sinistra.

In seguito all’abbassamento dell’alveo, negli anni ’90, lo sbarramento è stato oggetto di importanti lavori di sottofondazione.

La vecchia conca di navigazione (alla destra della centrale), costruita per natanti di stazza fino a 1350 ton, oggi non è più in servizio; l’abbassamento dell’alveo, i lunghi tempi di manovra e l’aumento della stazza dei natanti in transito, da tempo, l’avevano resa inservibile e oggi è stata sostituita da una nuova conca costruita da AIPO su progetto ENEL. La nuova conca di navigazione consente il passaggio di imbarcazioni della classe V europea, lunghe fino a 110 metri e larghe 11,50, con carichi fino a 2 mila tonnellate, dimensioni che rappresentano lo standard del sistema idroviario Padano-Veneto.

Il responsabile della Centrale, Ing. Ivan Rattotti, ci ha guidato con grande competenza ed entusiasmo nella visita, illustrando le varie attività e dotazioni e rispondendo alle legittime curiosità dei partecipanti.

Per informazioni ed approfondimenti rimandiamo alla pagina del nostro sito in area "Pubblicazioni" ove sono presenti alcuni interessanti documenti.

Di seguito le foto dell'evento:


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