z20191012_104647.jpg

Visita Tecnico Storico Artistica Fondazione Querini Stampalia


Sabato 12 ottobre si è svolta la visita alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia e, a seguire, un piacevole pranzo sociale a base di pesce, presso la tipica osteria veneziana "La Busara" a Cannargio, in salizada S. Cancian.

La dottoressa Silvia Pichi, Artconsueling e collaboratrice della Soprintendenza al Polo Museale di Venezia, ha accompagnato con grande competenza e coinvolgente passione la visita al museo, costituito con l'eredità del N.H. Giovanni Querini, ultimo discendente dell'antica famiglia veneziana, il quale nel 1868 lasciò l'intero partimonio di famiglia alla città di Venezia: beni mobili ed immobili, arredi, quadri,  libri, supellettili, ... . Il museo è ospitato in quelli che furono i raffinati ambienti dell'appartamento della famiglia Querini, arredati in stile '700 veneziano; tra i tanti, sono esposti anche quadri di Sebastiano Ricci, Giovanni Bellini, Pietro Longhi, ... mentre le sale dell'appartamento sono affrscate da Giambattista Tiepolo, Jacopo Guarana, ...

Dopo la visita al museo, il nostro Ing. Celio Fullin e l'Arch. Mario Gemin hanno ragguagliato i partecipanti sui problemi tecnici, architettonici e di salvaguardia che hanno dovuto affrontare durante i lavori di restauro del palazzo, eseguiti tra il 2006 ed il 2008. Questi interventi di rigoroso restauro conservativo, hanno avuto per oggetto principalmente l'opera di un grande maestro dell'architettura contemporanea: Carlo Scarpa. Infatti, nel 1949, Carlo Scarpa era stato incaricato dalla Fondazione Querini Stampalia di recuperare il fabbricato dallo stato di estremo abbandono e degrado in cui versava, per adattarlo ad attività sociali e culturali. E' noto che, al piano terreno, l'intervento di Scarpa, seppe armonizzare, mediante il sapiente uso dei materiali, elementi architettonici nuovi e antichi, con la presenza dell'acqua come protagonista, senza sacrificare la funzionalità degli ambienti. Un vero capolavoro di architettura.

Con gli interventi del 2006-2008, l'opera di Scarpa è stata riportata alla sua integrità originale, mediante un accurato restauro conservativo. Tra l'altro, sono stati eseguiti anche interventi di consolidamento e di adeguamento impiantistico, necessari per garantire la fruizione degli ambienti in condizionei di sicurezza, sempre nel più ricgoroso rigoroso rispetto dell'opera del grande maestro. Fullin e Gemin hanno sottolineato come tutti gli interveti, anche quelli più innovativi, abbiano richiesto uno studio particolare per adeguare le opere preservando le caratteristiche originali degli ambienti, così come li ha voluti il grande architetto, rispettando nel contempo le leggi e le norme vigenti.

Ecco le foto:


Richiedi informazioni

Accetto l'informativa sulla privacy policy