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Visita tecnica e convegno all’azienda agricola Cà Corniani, Caorle.

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Il giorno 23 ottobre un gruppo di iscritti al Collegio degli ingegneri di Venezia ha effettuato una visita tecnica all’azienda agricola Cà Corniani, situata sulle rive del Livenza, a pochi chilometri dal centro di Caorle.

Cà Corniani è un’azienda di 1770 ettari, anticamente proprietà della Serenissima Repubblica di Venezia, che la dava in concessione agli abitanti della zona che la sfruttavano per la caccia e per la pesca. L’area venne venduta dalla Serenissima, e ne divenne proprietaria la famiglia Corniani. Nel 1851 l’azienda venne acquistata dalle Assicurazioni Generali, che operarono la prima grande bonifica del territorio, cosicché i terreni poterono essere adibiti alle attività agricole. Dopo il 1930 il territorio era completamente bonificato, e Cà Corniani arrivò ad ospitare fino a 3.000 abitanti addetti al lavoro agricolo, che potevano contare su una serie di servizi aziendali all’avanguardia per l’epoca: assistenza sanitaria, scuole, chiesa, un centro ricreativo e ufficio postale.
A partire dagli anni sessanta le nuove tecniche agronomiche hanno provocato lo spopolamento delle aree agricole, e anche Cà Corniani ha risentito di questo fenomeno.

Oggi l’azienda è dedicata prevalentemente alla coltivazione di seminativi e colture erbacee con una piccola porzione di terreno dedicata alla viticoltura.
Cà Corniani è oggetto di un progetto di valorizzazione che associa agricoltura, arte e cultura.
È diventata un centro importante di cicloturismo, con 12 chilometri di piste cicliopedonali, mentre sono state realizzate tre installazioni artistiche site-specifiche che segnano le tre porte d’ingresso all’area:

  • una serie di sculture-ritratto di cani e cavalli (porta ovest);
  • una scritta luminosa la cui intensità luminosa brilla ogni volta che in Italia cade un fulmine (porta est);
  • un grande tetto dorato per un casale abbandonato (porta nord);

Il convegno ha avuto luogo all’interno dell’antica cantina, che è stata oggetto di un attento restauro che ha visto la conservazione delle cantine al piano terra, affiancate da una sala ristoro, mentre al primo piano, sotto il tetto a doppia capriata in legno con travi a vista, è stata ricavata una sala convegni di circa 1400 mq.

Gli interventi della mattinata hanno fornito un inquadramento generale sull’area e la sua evoluzione nel corso dei secoli, fino al paziente lavoro di recupero dei fabbricati. In particolare l’ing. Roberto Drigo ha illustrato il restauro delle monumentali cantine, la realizzazione delle piste ciclabili e la realizzazione del tetto dorato. Il dott. Marchese dell’area marketing di Geneagricola (attuale proprietaria della tenuta) ha ripercorso l’evoluzione storica dell’area, l’ing. Giancarlo Pegoraro, direttore del VeGAL Veneto Orientale ha illustrato il rapporto con l’arte, e lo sforzo compiuto per inserire l’area in un contesto artistico-naturalistico, che vuole esaltare le caratteristiche paesaggistiche dell’area con le suggestioni suggerite dalle opere d’arte in dialogo con la natura. Infine il dott. Giorgio Baldo, direttore del Museo del Paesaggio di Torre di Mosto, ha illustrato il progetto del parco Brian.

Sono stati illustrati i collegamenti con le aree circostanti in un’ottica di valorizzazione turistica dell’area, che se pure mantiene l’originaria vocazione agricola, vuole creare sinergie con la vocazione turistica della fascia costiera, aumentando le attrattive dell’area.

Dopo la pausa pranzo, organizzata negli accoglienti ambienti delle cantine, si è potuto visitare il sito: le suggestive corti porticate, le case coloniche, gli annessi agricoli, in parte utilizzati e in parte in disuso. Successivamente, a chiusura dell’intensa giornata, l’Architetto Paolo Francesco Gusso, storico del territorio di Caorle, ha proposto un’interessante excursus storico sull’area, che ha spaziato dalla Serenissima repubblica giorni nostri e ha sviluppato l’ultima parte descrivendo le bonifiche avvenute nel territorio.

Ringraziamo "Il Gazzettino" per lo spazio che ha voluto dedicare all'evento CaorleGAZZETTINO 1

Ecco le foto dell'evento:

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