Mercoledì 12 febbraio il Collegio ha organizzato il convegno “Il cambiamento climatico e gli interventi di adattamento di ingegneria naturalistica” presso la sede del Collegio, in via Maderna, 7 a Mestre.
Dopo una breve introduzione al tema da parte del presidente Sandro Boato, e il saluto del Presidente dell’Ordine Mariano Carraro, sono intervenuti l’ing. Marino Mazzon e l’ing. Giuseppe Baldo.
Marino Mazzon è esperto nel tema dei cambiamenti climatici, ha maturato una grande esperienza nelle materie ambientali lavorando nelle società di Ingegneria Tecnomare e Thetis; quest’ultima in particolare sviluppa progetti nel campo dell’ambiente, del clima e della rigenerazione urbana per la salvaguardia del pianeta. Da anni Mazzon studia il cambiamento del clima basandosi sui più importanti documenti publicati dalla comunità scientifica internazionale. Mazzon ci ha illustrato la situazione climatica generale, le tendenze in atto, i probabili scenari futuri, le azioni che si può e si dovrebbero mettere in atto per contrastare il continuo aumento della temperatura e le sue dirette conseguenze: aumento del livello dei mari, siccità, desertificazione, eventi meteorici estremi ...
Marino Mazzon ci ha parlato del ruolo e degli obiettivi delle COP (le conferenze annuali sul clima volute dall’ONU), e delle due grandi linee di intervento da intraprendere: le strategie di mitigazione e quelle di adattamento, toccando anche gli aspetti economici del problema, che sono strettamente collegati.
Giuseppe Baldo è esperto in tema di idraulica, e si è specializzato in particolare negli interventi idraulici di ingegneria naturalistica. Ha acquisito la propria esperienza professionale lavorando in un importante Consorzio di Bonifica, ed è stato socio fondatore e presidente del CIRF, Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale.
Giuseppe Baldo ci ha parlato degli interventi di adattamento al cambiamento del clima, realizzati attraverso la riqualificazione fluviale, ha ricordato il Piano Direttore per il disinquinamento della laguna di Venezia, strumento regionale di pianificazione che per primo ha introdotto i concetti di intervento naturalistico, creando bacini, varici ed aree di espansione fluviale, ed eliminando elementi artificiali realizzati in passato, per favorire la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, conseguendo in tal modo l’incremento della resilienza del territorio, e limitare gli effetti negativi degli eventi meteorici cosiddetti “estremi”.
Dopo una breve introduzione al tema da parte del presidente Sandro Boato, e il saluto del Presidente dell’Ordine Mariano Carraro, sono intervenuti l’ing. Marino Mazzon e l’ing. Giuseppe Baldo.
Marino Mazzon è esperto nel tema dei cambiamenti climatici, ha maturato una grande esperienza nelle materie ambientali lavorando nelle società di Ingegneria Tecnomare e Thetis; quest’ultima in particolare sviluppa progetti nel campo dell’ambiente, del clima e della rigenerazione urbana per la salvaguardia del pianeta. Da anni Mazzon studia il cambiamento del clima basandosi sui più importanti documenti publicati dalla comunità scientifica internazionale. Mazzon ci ha illustrato la situazione climatica generale, le tendenze in atto, i probabili scenari futuri, le azioni che si può e si dovrebbero mettere in atto per contrastare il continuo aumento della temperatura e le sue dirette conseguenze: aumento del livello dei mari, siccità, desertificazione, eventi meteorici estremi ...
Marino Mazzon ci ha parlato del ruolo e degli obiettivi delle COP (le conferenze annuali sul clima volute dall’ONU), e delle due grandi linee di intervento da intraprendere: le strategie di mitigazione e quelle di adattamento, toccando anche gli aspetti economici del problema, che sono strettamente collegati.
Giuseppe Baldo è esperto in tema di idraulica, e si è specializzato in particolare negli interventi idraulici di ingegneria naturalistica. Ha acquisito la propria esperienza professionale lavorando in un importante Consorzio di Bonifica, ed è stato socio fondatore e presidente del CIRF, Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale.
Giuseppe Baldo ci ha parlato degli interventi di adattamento al cambiamento del clima, realizzati attraverso la riqualificazione fluviale, ha ricordato il Piano Direttore per il disinquinamento della laguna di Venezia, strumento regionale di pianificazione che per primo ha introdotto i concetti di intervento naturalistico, creando bacini, varici ed aree di espansione fluviale, ed eliminando elementi artificiali realizzati in passato, per favorire la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, conseguendo in tal modo l’incremento della resilienza del territorio, e limitare gli effetti negativi degli eventi meteorici cosiddetti “estremi”.