Il 17 ottobre si è tenuto, presso la Scuola Grande Arciconfraternita di San Rocco, a Venezia, l’evento celebrativo per i 50 anni dalla fondazione della FOIV, la Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto.
I lavori sono stati aperti con il saluto del “padrone di casa”, il Guardian Grando della Scuola di San Rocco, architetto Franco Posocco, che ha svolto alcune riflessioni sul ruolo dell’ingegnere, ma soprattutto ha sottolineato la grande bellezza della Scuola che ci ha ospitato, ornata dai quadri di Jacopo Tintoretto, uno dei maestri indiscussi e grandi innovatori della pittura veneta del Cinquecento, che nella Scuola lavorò per oltre trent’anni, dipingendo una serie di capolavori senza pari. Il Guardian Grando si è soffermato tra l’altro sulla grande tela posta sul soffitto della sala capitolare, raffigurante Mosè che fa scaturire l’acqua dalla roccia, sottolineando il suo potere evocativo del lavoro degli ingegneri.
Poi ha preso la parola il presidente della FOIV, ing. Paolo Gasparetto, che ha presentato i lavori della giornata, cui hanno fatto seguito il saluto dell’ing. Luca Scappini, in rappresentanza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, e il saluto del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, mentre il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, non potendo partecipare personalmente, ha inviato una lettera di saluto.
Successivamente, entrati nel vivo del convegno, è stato presentato il libro “Il punto”, una pubblicazione realizzata appositamente per celebrare il cinquantenario della Federazione. Maurizio Cossato ha tracciato la storia degli ordini professionali e ha esposto provocatoriamente la sua visione del loro futuro.
Alessandro Turchetto e Maurizia Cau hanno illustrato i contenuti della pubblicazione più nel dettaglio, citando tra l’altro le figure di sette ingegneri (uno per ciascuna provincia) che si sono distinti nella loro professione lasciando un segno tangibile nella storia dell’ingegneria veneta, e di sette opere importanti per il territorio della regione.
Infine, il prof. Paolo Feltrin e il dott. Sergio Maset hanno delineato l’evoluzione socioeconomica del Veneto negli ultimi cinquant’anni, con riferimento al ruolo che hanno avuto gli ingegneri nella società.
Il convegno, molto partecipato, si è concluso in allegria, con un aperitivo nella sala al piano terreno della Scuola, dove tanti colleghi hanno avuto modo di scambiare opinioni e stringere relazioni.
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Poi ha preso la parola il presidente della FOIV, ing. Paolo Gasparetto, che ha presentato i lavori della giornata, cui hanno fatto seguito il saluto dell’ing. Luca Scappini, in rappresentanza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, e il saluto del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, mentre il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, non potendo partecipare personalmente, ha inviato una lettera di saluto.
Successivamente, entrati nel vivo del convegno, è stato presentato il libro “Il punto”, una pubblicazione realizzata appositamente per celebrare il cinquantenario della Federazione. Maurizio Cossato ha tracciato la storia degli ordini professionali e ha esposto provocatoriamente la sua visione del loro futuro.
Alessandro Turchetto e Maurizia Cau hanno illustrato i contenuti della pubblicazione più nel dettaglio, citando tra l’altro le figure di sette ingegneri (uno per ciascuna provincia) che si sono distinti nella loro professione lasciando un segno tangibile nella storia dell’ingegneria veneta, e di sette opere importanti per il territorio della regione.
Infine, il prof. Paolo Feltrin e il dott. Sergio Maset hanno delineato l’evoluzione socioeconomica del Veneto negli ultimi cinquant’anni, con riferimento al ruolo che hanno avuto gli ingegneri nella società.
Il convegno, molto partecipato, si è concluso in allegria, con un aperitivo nella sala al piano terreno della Scuola, dove tanti colleghi hanno avuto modo di scambiare opinioni e stringere relazioni.