La visita guidata si è svolta a partire da un'introduzione storica sul ruolo del Lazzaretto Nuovo come dispositivo urbanistico nel sistema della Laguna di Venezia, raccontandone le funzioni dal XV secolo ad oggi.
Le costruzioni, così come gli scavi archeologici che permettono di immaginare ciò che non è più visibile, sono infatti testimoni delle diverse identità dell'isola attraverso i secoli e costituiscono occasioni di approfondimento dei caratteri costruttivi di fondazioni, alzati, rivestimenti e coperture.
In particolare, per quanto riguarda l'aspetto tecnologico delle costruzioni, abbiamo osservati direttamente manufatti straordinari come il Tezon Grande, i pozzi-cisterna e i caselli da polvere, individuando come gli accorgimenti costruttivi e le scelte materiche definiscano il rapporto tra forma e funzione.
La visita è stata condotta dall’Arch. Alice Doro, responsabile per l'ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani dell'Archivio G. B. Stefinlongo, una donazione composta da tesi di laurea ed esami svolti all'Università IUAV che indagano un territorio di profonda complessità e bellezza qual è il paesaggio lagunare, con le isole e le fortificazioni, secondo un pionieristico sguardo multidisciplinare e analitico.
Abbiamo così toccato con mano innumerevoli aspetti inerenti l’architettura la viabilità urbanistica i cambiamenti climatici il paesaggio e l’ambiente naturale, le trasformazioni nel tempo dell’Isola e del territorio circostante nonché gli aspetti monumentali e storici.
Successivamente si è potuto percorrere il sentiero naturalistico che costeggia le mura dall’esterno, ammirando i suggestivi panorami sulle barene, sulla vegetazione e sull’avifauna, che non si è sottratta allo sguardo curioso dei visitatori.
Al termine ci siamo trasferiti a S. Erasmo per il pranzo sociale.
