Ha riscosso sorprendente interesse la Visita Tecnica alla Conca di Intestadura di giovedì16 maggio rimessa in funzione restaurata ed ammodernata esistente sul punto di separazione fra il Piave Nuovo ed il Piave Vecchio fra i comuni di Musile di Piave e di San Dona’ di Piave.
L’opera iniziata nel 1871 e completata, inaugurata e messa in funzione nel 1873 è stata oggetto di intervento di Ristrutturazione e Restauro ai muri di sostegno e alla muratura dell’intera Conca, di sostituzione delle quattro coppie di porte girevoli e di costruzione e inserimento di una macchina semovente su binario per il trasporto, la calata dei panconi a formare la barriera di blocco delle acque di piena, il loro sollevamento e deposito all’interno del fabbricato magazzino. Con ciò sono stati sostituiti i meccanismi di movimentazione, ancora in parte manuali e a funzionamento elettrico con nuovi a funzionamento elettromeccanico con motore "brushless". Il tutto controllato ed azionato elettronicamente sia in loco che da remoto.
Alcune note
Importo complessivo del Quadro economico generale € 2.400.000,00
Importo complessivo dei lavori € 1.889.034,74
Somma per Oneri della sicurezza € 52.668,25
L'intervento consiste nell'attrezzaggio della conca con nuovi impianti
- elettrici e di illuminazione;
- di videosorveglianza e diffusione sonora;
- semaforici a monte e a valle della conca;
- sensori di livello;
- di manovra in locale della conca (pulsantiere di comando).
L'intervento consiste anche nelle manutenzioni specifiche alle seguenti componenti:
- paramenti interni della conca e manufatti in pietra d'Istria;
- paramenti storici della conca;
- vecchi perni di movimentazione (lato Piave Vecchia);
- argani storici presenti nella testata della conca lato Piave Vecchia;
- arretramento dalla sede attuale dei parapetti in acciaio zincato esistenti al fine di valorizzare ulteriormente i parapetti storici della conca.
Gli ingegneri partecipanti hanno superato la prevista e confermata avversità atmosferica che ha comunque consentito le illustrazioni dei lavori effettuati, dei macchinari installati e dei risultati raggiunti ed ha perfino reso più realistica la situazione di incipiente piena.
Dopo una preliminare introduzione del collega Domenico Contarin sull’origine dell’opera e le motivazioni che l’hanno resa necessaria quasi due secoli dopo la derivazione del Piave, sono state illustrate dall’ingegner Francesco Veronese e dai suoi colleghi di Infrastrutture Venete le opere di restauro ma anche di ristrutturazione della Conca quale opera strutturale fissa. Sono state sostituite le due coppie di porte vinciane più piccole, per la navigazione e le due coppie di porte maggiori a difesa dalle piene del Piave ad impedire il travaso di acque sulla Piave Vecchia e di conseguenza sui territori lambiti ed a quota inferiore alla piena ed al mare. Le due porte piccole, utili a permettere la navigazione in sicurezza controllando ed eliminando i dislivelli fra i due corsi d’acqua mediante valvole a farfalla inserite nella struttura delle porte vinciane e consentendo l’attraversamento della Conca in piano.
L’ingegner Alessandro Morandi del Genio Civile ha illustrato il nuovo ingegnoso sistema meccanico a movimentazione elettrica per la traslazione e inserimento dei “Panconi” nelle apposite sedi costruite nuove ancorate alle spalle della Conca, e successiva estrazione e riposizionamento a magazzino.
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E’ stato possibile sperimentare l’azionamento delle porte e visionare il sistema di monitoraggio delle aree della Conca e gli strumenti di comando sia locali che remoti (Cavanella d’Adige) delle operazioni di apertura e chiusura delle porte e del travaso d’acqua da una parte all’altra delle porte con intervento dei tecnici di Infrastrutture Venete.
E’ stato anche azionato il trenino che preleva i panconi uno ad uno e li posiziona a formare la diga e successivamente li riprende e li riporta in magazzino con l’intervento dei tecnici del Genio Civile.
Notevole è risultato il lavoro di Restauro delle parti fisse, murarie e meccaniche dell’intero sistema Conca, secondo le istruzioni delle due diverse Soprintendenze.
L’intera visita, con spiegazioni e proiezioni dei progetti da parte dell’ingegner Alessandro Morandi, coadiuvato dall’arch. Orietta Rubin e dall’ing. Laura Zanardo, del Genio Civile di Venezia per le opere meccaniche, dell’ingegner Michele Hirschler, progettista e Direttore dei lavori di recupero funzionale della conca di navigazione, dell’architetto Luca Minatel, direttore operativo artistico e coordinatore della sicurezza dei lavori di recupero funzionale della conca di navigazione, Signor Alberto Borsetto di In.Te.Se. Costruzioni d’Acciaio S.r.l., appaltatrice dei lavori di recupero funzionale della conca, Signor Andrea Pivato – Hydac S.p.A. ditta costruttrice degli elettrocilindri di azionamento delle porte. Tutti i professionisti hanno consentito ai colleghi ingegneri, in risposta anche alle loro domande, di valutare l’importanza per un intero territorio, la complessità e ingegnosità dell’opera nel suo complesso.