Sabato 2 marzo 2024 un folto gruppo di soci e simpatizzanti si è recato a Cento (FE) per visitare il restauro della Civica Pinacoteca il Guercino, principale contenitore culturale della Città di Cento, che ha riaperto sabato 25 novembre 2023 dopo 11 anni di chiusura a causa dei danni provocati dal sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia nel 2012 .
I restauri sono durati circa due anni. I lavori, affidati dal Comune allo studio bolognese Open Project, sono stati resi possibili grazie al finanziamento del Commissario Delegato per la Ricostruzione Sisma 2012 Regione Emilia Romagna pari a € 2.955.000,00 e grazie a un contributo ministeriale di € 988.900,00 ottenuto tramite il Fondo Cultura 2021 che ha permesso di realizzare l’allestimento museale e la nuova immagine del museo.
La Pinacoteca ospita la maggior concentrazione al mondo dei capolavori del centese Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666) detto “il Guercino” e della sua Bottega. Questa peculiarità offre al visitatore la possibilità di percepire in un unico luogo l’evoluzione stilistica non solo del maestro, ma anche dei suoi allievi e collaboratori. Il museo è nato nel 1839 per accogliere un primo nucleo di tele del Guercino, recuperate dopo le requisizioni napoleoniche, con sede nel palazzo del Monte di Pietà progettato nel 1794 dall’architetto bolognese Giovanni Callegari.
Il museo contiene oltre 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati. Si possono ammirare 16 pale d'altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni del Guercino, insieme alle opere della sua bottega (35 quadri e 36 disegni), ritornati in patria dopo essere stati custoditi nel centro di raccolta di Sassuolo. Alcuni dipinti sono prestiti di due importanti realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (9 opere, tra le quali il primo affresco realizzato dal giovane Guercino, che raffigura la “Madonna di Reggio”, ovvero la Madonna della Ghiara) e Credem Banca (6 opere, tra le quali il Matrimonio mistico di Santa Caterina, capolavoro giovanile del pittore centese). Tra gli altri ricordiamo i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente.
Il percorso scientifico ed espositivo, a cura dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento, è studiato sui due livelli dell’edificio: al piano terra, con un criterio cronologico, si ricostruisce il tessuto storico e culturale della città in base alle opere qualitativamente più rilevanti del territorio. Il primo piano è invece dedicato interamente a Guercino e alla sua scuola, comprese le due ultime sale dedicate alla pittura di genere e al ritratto nel quale sono presenti significativi esempi della bottega. Questa peculiarità offre al visitatore la possibilità di percepire in un unico luogo l’evoluzione stilistica non solo del maestro, ma anche dei suoi allievi e collaboratori.
In dialogo con il percorso curatoriale, tutte le lavorazioni di Miglioramento Sismico e Allestimento Museale sono state svolte da Open Project sotto la supervisione dell’Arch. Beatrice Contri, Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Cento, e responsabile di tutte le fasi del procedimento di gara e appalto.
Nel museo è anche contenuto un frammento della meteorite CR2, conosciuta come 'meteorite di Renazzo' caduta nella frazione centese il 15 gennaio 1824 ed è conosciuta e conservata nei principali musei di scienza di tutto il mondo.
La interessantissima presentazione nella nuova sala convegni della Pinacoteca comprendente un inquadramento storico, le problematiche inerenti i danni provocati dal sisma, il restauro ed infine il progetto di allestimento e comunicazione è stata tenuta dall’ing. Romano Piolanti, dall’arch. Giulia Balocco e dall’arch. Marco Mattia Biasiolo - studio bolognese Open Project che ringraziamo della loro disponibilità, mentre ci congratuliamo con loro per l’ottimo esito del restauro.
Ringraziamo anche il Direttore della Pinacoteca dott. Lorenzo Lorenzini che ci ha accompagnato con grande competenza attraverso le sale alla scoperta delle opere e dei loro autori mentre, con supporto dei progettisti, toccavamo con mano molti dei temi trattati in aula.
La manifestazione si è conlusa con un pranzo sociale presso la “Cucinoteca” Signora Emilia.
Di seguito la presentazione esposta dai docenti di Open Project.